Movimento Moderno: Mies van der Rohe e Frank Lloyd Wright

Mies van der Rohe

Mies van der Rohe è stato l’ultimo direttore del Bauhaus; sebbene abbia scritto e teorizzato poco, è forse il più grande esponente del Movimento Moderno: la purezza dei suoi volumi e l’attenzione al dettaglio ne hanno fatto un’icona del XX secolo.

Tra i suoi motti ricordiamo

Less is more

e anche

God is in the details

che racchiudono bene alcuni concetti essenziali della sua produzione.

Casa Tugendhat

Padiglione tedesco per l’Expo di Barcellona

Sul sito della Fundació Mies van der Rohe di Barcellona è possibile effettuare un tour virtuale del Padiglione:

Bercelona Pavilion – virtual tour

Casa Farnsworth

 

Frank Lloyd Wright

Frank Lloyd Wright è un giovane architetto quando comincia la sua carriera presso lo studio Sullivan e Adler a Chicago, negli ultimi anni del XIX secolo. In quel periodo, la città di Chicago era sede di grandi contraddizioni: da una parte l’enorme sviluppo industriale e urbanistico, dall’altro lo sfaldarsi del tessuto sociale pre-esistente, la criminalità e il degrado delle aree più povere.

Per queste ragioni, sceglie di proporre un’architettura che funga da antidoto, portatrice di valori positivi, tesa a riscoprire il rapporto tra uomo e natura, nonché la centralità della famiglia. Frank Lloyd Wright può essere considerato ancora esponente del Movimento Moderno, ma spesso la sua architettura è definita “organica”, proprio per il legame con la natura che caratterizza le sue opere.

La prima parte della sua produzione è popolata dalle cosiddette “prairie houses” : edifici mono o bi-familiari destinati alle famiglie borghesi di Chicago che volevano abbandonare il centro cittadino, trasferendosi nei più tranquilli sobborghi.

Le prime case della prateria

La sua opera più celebre è senz’altro Casa Kaufmann, divenuta il sinonimo di equilibrio tra architettura e natura. Le forme ardite e gli sbalzi, resi possibili dall’avvento del calcestruzzo armato, si fondono con la natura circostante, imitandone i colori e i materiali.

 

Influenze del Movimento Moderno in Italia
Villa Palafitta, Milano (1934-35) – arch. Figini e Pollini
palazzo per abitazioni Novocomum, Como (1928) – arch. Giuseppe Terragni
Casa d’affitto, Cernobbio (1938) – arch. Cesare Cattaneo

 

 

Scarica qui la lezione:

10 La costruzione nella prima metà del Novecento

11 Razionalismo italiano

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